Gli intrecci sono una forma ornamentale (pittorica, di bassorilievo o incisa) basata sulla ripetizione di motivi di curve intrecciate, più o meno complesse, incrociate ed aggrovigliate, che evocano i nodi che si possono fare con delle corde o gli intrecci dei cesti.[2]
La parola "intreccio" designa di preferenza i motivi decorativi celtici, imparentati o che li evocano (vichinghi ad esempio), mentre la parola "arabesco" è riservata piuttosto ai motivi che richiamano quelli utilizzati in Vicino Oriente nell'arte decorativa detta cosiddetta araba o arabeggiante, arabo-andalusa ecc., i quali evocano più frequentemente gli elementi vegetali (steli, foglie, viticci) che le corde intrecciate.[2]
Altre forme d'intreccio sono state utilizzate nel mondo per la decorazione, ad esempio per i tatuaggi a cui s'ispirano certe forme moderne (tatuaggi veri o disegni all'henné) così come motivi celtici o nord-europei tradizionali o rivisitati.
Forme antropomorfe o di animali, o evocanti vegetali sono frequentemente mescolati ai motivi tradizionali dell'intreccio.
L'intreccio in italiano può anche definire in un testo le componenti temporali, spaziali e legate al sistema dei personaggi.[2]